Il Fucino visto dallo spazio

Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.

Il caffè se inquina che piacere è?

E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.

La forza dell'uomo è nella verità

Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.

PIL:una misura di sviluppo?

Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?

venerdì 27 giugno 2008

Cooperazione

Qualche giorno fa durante la pausa studio (sto preprando l'esame di chimica organica e non finisce più), ho trovato un libro di Isaac e Janet Asimov, e mentre sfogliavo le pagine per capire di cosa si trattasse sono stata colpita da una frase: "la Terra è un pianeta biologicamente cooperante". Sembra una sciocchezza, ma è realmente così: tutte le forme di vita pluricellulari esistono grazie alla cooperazione. Ad esempio, tanto tempo fa alcuni batteri penetrarono nelle cellule vitali per mutuo beneficio, trasformandosi in mitocondri (componenti essenziali di cui non potremmo fare a meno). Oppure pensiamo agli spermatozoi, che io stessa ho sempre considerato come organismi autonomi e in competizione reciproca : mi sono dovuta ricredere! Uno spermatozoo normale di ratto che tenta di fecondare per primo l'ovulo viene aiutato nel suo scopo dagli altri, generalmente deformi; questi infatti si agglutinano formando un sorta di tampone che impedisce agli altri spermatozoi di peneterare nelle tube. Pensiamo agli insetti sociali, come le piccole api, in esse il comportamento altruistico è geneticamente determinato: un'ape operaia è sterile e non si ribella alla sua condizione, ma aiuta automaticamente le compagne. Ci sono poi le brave e operose formiche che lavorano senza sosta formando spesso lunghe catene per stipare il cibo che durante l'inverno servirà a nutrire l'intera colonia. Mi vengono in mente anche i lupi: nel branco ci sono ruoli che vengono rispettati, ci sono il maschio e la femmina dominante che guidano il branco e si ripoducono (conservazione della specie) e ci sono gli "addetti alla cacccia" che procurano il cibo per il resto del branco. L'uomo primitivo domò il lupo e lo trasformò in cane, usandolo per le proprie neccesità quali caccia e difesa (pensiamo ai cani pastore che accudiscono e proteggono le greggi ai pascoli).
Jane Goodall fece degli studi sugli scimpanzè, dimostrando che un soggetto vive più a lungo se forma legami stretti e duraturi con i suoi simili. Si pensa così che le probabilità di sopravvivenza dei primi ominidi aumentarono proprio grazie alla loro cooperazione.
L'uomo è il primate sociale per eccellenza, e si deve ammettere che niente di quanto oggi abbiamo, sarebbe potuto esistere senza la cooperazione. Le grandi città, i magnifici palazzi, la tecnologia, tutto perchè l'uomo ha saputo cooperare. Questo quindi mi porta a pensare che l'egoismo, che forse in molti possono considerare la forza evolutiva determinante, in realtà non sia una vera e propria regola. La cooperazione e l'altruismo rappresentano vantaggi enormi poichè garantiscono la sopravvivenza della specie. E' bizzarro dunque pensare che l'uomo, figlio di questo pianeta "biologicamente cooperante" non faccia altro che entrare in lotta con i propri simili: le guerre, i conflitti, le divisioni vanno contro quella che è la natura della vita stessa, per lo meno della nostra vita e le conseguenze sono devastanti e purtroppo le osserviamo ogni giorno.

Immagine presa da Missione Cristiana

giovedì 12 giugno 2008

L'orso Bruno Marsicano

Questo disegno è stato fatto da Enzo Cerasani, ritrae Yoga un'orsa chiusa nell'area faunistica di Villavallelonga. Gli orsi, figli "forti e gentili" di mamma Terra

Come è mia consuetudine dovrei scrivere qualcosa sull'orso, ma in questo caso credo che nessuno meglio di lui possa darvi informazioni al riguardo, quindi per tutto quello che riguarda gli orsi cliccate su

Rosa Canina

Disse il Sole alla Rosa: "sei bella e profumata però, quando io voglio, sarai da me bruciata". La Rosa ribattè: "non provo soggezione perchè rifiorirò la prossima stagione". Dà il Sole gran calore ma più del Sole il cuore.
-Vecchio proverbio-

Se in questo periodo vi capita di fare delle belle passeggiate lungo i sentieri di montagna, sicuramente avrete l'opportunità di vedere siepi di rose canine in fiore. Una pianta dai ramoscelli così esili e dai fiori delicati potrebbe sembrarci così fragile e invece pensate un pò, la rosa canina ha una storia lunga 10 milioni di anni. Quando si dice la forza della natura...è da questa rosa che per evoluzioni biologiche (in gran parte volute dall'uomo) sono nate le moltissime varietà di rose che oggi acquistiamo e coltiviamo nei nostri giardini. Questa rosa cresce bene in terreni calcarei e assolati, in Italia è molto diffusa andando dalla costa fino al piano montano. La fioritura va da Maggio a Luglio. Sembra che l'aggettivo "canina" le fu dato da Plinio il Vecchio, il quale affermava che un soldato romano era guarito dalla rabbia grazie ad un decotto di radici di questa pianta. Ma ancora più curioso è il fatto che l'aggettivo "canina" voglia dire "di nessun valore". In realtà questa pianta ha delle proprietà che la rendono importante come tutte le creature di mamma Terra: ogni cosa ha un suo valore. I petali della rosa canina possono essere utlizzati nella cura di mal di gola, gastrite e diarrea. I frutti si utilizzano per preparare sciroppi come integratori alimentari e gli estratti dei frutti sono ricchissimi di vitamina C. Le foglie e i boccioli si utilizzano come blando lassativo e cicatrizzante. Nella cosmesi viene utilizzata per maschere di bellezza schiarenti, tonificanti e leviganti. In cucina si possono utlizzare i frutti per fare delle ottime marmellate e miele rosato. Se i frutti vengono essiccati e macerati in acquavite e zucchero si può fare un ottimo liquore, mentre seccati e tritati possono essere utilizzati per una tisana.
Curiosità: la simbologia legata alla rosa è molto antica. Nell'antico Egitto la rosa era il fiore consacrato ad Iside, dea della rinascita e personificazione della Natura; in Grecia e a Roma il fiore era sacro ad Afrodite-Venere dea dell'eros e della bellezza, ma anche ad Athena -Minerva, dea delle qualità intellettive e più spirituali. Dall'11 al 15 maggio ogni anno Roma festeggiava le "rosalie" festa delle rose che, incarnando la rigenerazione, venivano utilizzate per adornare le tombe. Con il Cristianesimo la rosa divenne il simbolo della passione di Cristo, sia per le spine che per la forma a calice della sua corolla. Nel Medioevo la rosa diventa simbolo di unione tra sacro e profano, tra spirituale e naturale ed è da questo momento in poi che la rosa viene associata al culto, alla preghiera e alla venerazione di Maria, madre di Gesù. La rosa diventa anche simbolo magico, infatti la disposizione circolare dei suoi petali la assimilano al cerchio, che come forma esoterica rappresenta il cielo e il sole. Nella letteratura la rosa viene celabrata da scrittori e poeti di tutti i popoli, se ne parla nei testi biblici, è citata da Omero, Virgilio, Catullo, Saffo, Ovidio e non possiamo poi dimenticare la rosa del Piccolo Principe, l'unica rosa che egli ama, l'unica al mondo perchè:..." è lei che io ho annaffiato, è lei che io ho riparato dal vento. E' di lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi e a volte tacere. Perchè è la mia rosa"

Disegno di Giorgio Venturini
Fonte: Lucia Micolucci (ON-CAI Guardigrele)
Orsola Dissegna (ON- CAI Cittadella)

domenica 8 giugno 2008

ECOCHO

Il mio caro amico Daniele, mi ha segnalato Ecocho.

Un nuovo motore di ricerca che combatte i cambiamenti climatici!

Per ogni 1000 ricerche eseguite, Ecocho pianta fino a 2 alberi
- ciò serve a contrastare una tonnellata di gas serra.
Gli alberi vengono pagati grazie alla pubblicità sul sito.

Eccovi il link, qui potrete utilizzare ecocho come motore di ricerca e avere informazioni maggiori al riguardo.


sabato 7 giugno 2008

Sacchetti della spesa: quali usare?

Quando puoi scegliere tra un sacchetto della spesa di plastica e uno di carta, quale scegli? NESSUNO DEI DUE! Infatti entrambi sono dannosi per l'ambiente: i sacchetti di plastica degradano lentamente nelle discariche, possono presentare pericolo per la fauna, se ingeriti, e la loro produzione provoca enorme inquinamento ambientale; d'altra parte i sacchetti di carta marrone per la loro produzione sfruttano gli alberi e inquinano aria ed acqua.
Invece di dover scegliere tra i sacchetti di carta o plastica puoi portare con te una borsa riutilizzabile di tela o di corda.


Think. - Crea il tuo blog con audio, foto e video su www.mtv.it!

Esistono dati, in base ai quali le buste di plastica prese al supermercato vengono consumate oggi per circa 250 mila tonnellate all'anno, per un mercato di 500 mila euro,una media di circa 20 euro a famiglia: un supermercato che ha circa 3000 clienti guadagna all'anno circa 60 mila euro grazie alle buste di plastica della spesa. La nuova finanziaria prevede che dal 2010 questi sacchetti spariranno e verranno sostituiti dai cosidetti eco-shopper: sacchetti "ecocompatibili" prodotti con materiali biodegradabili, come amido di mais (mater-bi) e olio di girasole, da qualche parte ho letto che si parla addirittura di pomodori, infatti i polisaccaridi estratti dagli scarti dell'ortaggio una volta purificati potrebbero diventare eco-shopper. I nuovo sacchetti ecologici dovrebbero avere un costo di circa 8 centesimi, (quelli attuali ne costano circa 5).

La soluzione migliore? un bel sacco di tela da portare sempre con noi ripiegato in borsa.
Ad esempio nei negozi Decathlon (non sto facendo pubblicità, o forse si?) vendono al prezzo di 1,50€ delle palline carine e colorate che srotolandosi si trasformano in buste colorate e molto capienti. E' un oggetto che ora è nella mia borsa e lo tiro fuori all'occorrenza. Un oggetto che costa pochissimo e che durerà un'infinità di volte.


PS= E' un regalo dell'Orso Bruno :-) della serie "una busta di tela è per sempre!!!!"

venerdì 6 giugno 2008

Avviso

A tutti gli amici di mamma Terra, un piccolo avviso: per motivi tecnici ho dovuto ricreare il modulo per la sottoscrizione alla newsletter, ahimè così facendo le vecchie sottoscrizioni sono andate perse e quindi non riceverete più gli aggiornamenti da mamma Terra. Pertanto l'invito che faccio ai vecchi amici del mio blog è quello di iscriversi nuovamente alla newsletter . Chiaramente l'invito è esteso anche ai nuovi amici di mamma Terra.
Speriamo che stavolta funzioni tutto!!!!! :-)
Un saluto, Sefora

mercoledì 4 giugno 2008

Un pò di poesia

L'aspetto delle cose varia secondo le emozioni, e così noi vediamo la magia e la bellezza in loro: bellezza e magia, in realtà, sono in noi. L'amore è il solo fiore che cresce e sboccia senza l'aiuto delle stagioni.
- Kahlil Gibran-


"Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell'oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all'oceano mancherebbe".
- Madre Teresa di Calcutta-

Ogni nostra piccola azione, ogni nostro piccolo gesto è indispensabile per mamma Terra. L'amore e la solidarietà dovrebbero governare le nostre scelte.

Opera "AMORE E SOLIDARIETA'" di Anna Maria Guarnieri

martedì 3 giugno 2008

Sono tornati i fiordalisi a Milano

Questa che vi riporto è una testimoninaza di Matteo e che mi è arrivata tramite mail da parte dell'AISA (Associazione Italiana Scienze Ambientali)

Cancellati dagli erbicidi, qualcuno ormai non se li ricordava più, ma sono tornati: da qualche giorno una spettacolare fioritura di fiordalisi nei campi attorno a Milano desta meraviglia e stupore nei passanti che si fermano per raccogliere un fiore che per i più giovani è sconosciuto e per i più grandicelli un ricordo di tempi andati.
Ma non è stato un miracolo della Natura. E' stato merito di un progetto di "reintroduzione" per tentare di salvare la biodiversità della nostra campagna. L'idea è nata dal Centro Forestazione Urbana dell'associazione Italia Nostra, subito accolto da una ventina di aziende agricole del Parco Agricolo Sud Milano e finanziato dall'ufficio Parchi della Regione Lombardia. La semina è avvenuta nell'ottobre 2007 e la fioritura durerà ancora qualche settimana. Il Parco Agricolo Sud seguirà direttamente gli sviluppi del progetto nelle aziende, con l'obiettivo di diffonderlo, nel tempo, anche in altre aziende. Ma gli agricoltori rivolgono un appello agli ammiratori dei fiordalisi: "Comprendiamo la gioia di rivedere un fiore scomparso da anni -afferma Renata Lovati allevatrice, referente degli agricoltori per il progetto di reintroduzione di fioriture spontanee in aree cerealicole - ma per favore non cogliete i fiordalisi. Fotografateli e osservateli, invitate gli amici a recarsi sul posto per ammirarli, ma lasciateli nei campi dove tutti potranno continuare ad ammirarli ancora per qualche settimana. Li abbiamo seminati per attirare l'attenzione dei cittadini sul problema della scomparsa di biodiversità che impoverisce le colture, il paesaggio, l'ambiente, e soprattutto, per ricordare a tutti che il problema del consumo di suolo – nella provincia di Milano il tasso di urbanizzazione è tra i più alti d'Europa - è reale e comporta gravi conseguenze: mette a rischio la produzione agricola, cioè il cibo, pregiudica il riciclo dell'aria e interrompe le via dell'acqua".
"Gli agricoltori - afferma Paola Santeramo presidente CIA Mi-Lo -sono da sempre guardiani del territorio e dell'ambiente, sentinelle che registrano e subiscono i cambiamenti e le ricadute sull'habitat delle azioni dell'uomo. L'allarme che giunge dal mondo dell'agricoltura è reale e ha il carattere dell'urgenza: il suolo è a rischio e con esso la produzione agricola, le nostre tradizioni, il paesaggio di riferimento. Le grandi infrastrutture, la cementificazione continua mutano il panorama della campagna a vista d'occhio: al posto di prati e campi sorgono enormi cavalcavia e autostrade. Nella nostra provincia il consumo di suolo in media è del 42%. Il 45% è considerato la soglia di sostenibilità ammissibile dopo di che i terreni non garantiscono più la rigenerazione dell'ambiente".


La foresta perduta

Le discussioni sulle responsabilità dei biocarburanti continuano, e anche stavolta a giustificare le preoccupazioni del mondo scientifico riguardo a quelle che sono le conseguenze di uno "sconsiderato" uso di biocombustibili arriva uno studio, pubblicato sulla rivista Conservation Letters, condotto dai ricercatori della Princeton University e dell'Istituto per la Tecnologia di Zurigo. Analizzando i dati FAO, si è arrivati ad evidenziare che tra il 1990 e il 2005 il 59% delle aree coltivate a olio di palma della Malesia e il 56% di quelle indonesiane sono state sottratte alla foresta. Sempre secondo lo studio, sono stati creati nel periodo preso in considerazione 1,87 milioni di ettari di piantagioni in Indonesia e almeno 3 milioni di ettari in Malesia. Confrontando i dati sulla diversità di uccelli e farfalle dell'area esaminata, gli studiosi hanno potuto (ahimè) dimostare che c'è stata una significativa perdita di biodiversità.

Io continuo a pensare che la via di sviluppo intrapresa non porterà a nulla di buono e che la preoccupazione di trovare le risorse energetiche e materiali necessarie alla sopravvivenza dell'uomo, sia in realtà una scusa per facilitare le cose alle multinazionali, agli imprenditori privati e ai vari governi, che facendo leva sulle preoccupazioni delle persone diventano sempre più ricchi e sempre più "affamati" di denaro. Andando avanti così stiamo depauperando mamma Terra e dubito che ci si possa inventare qualcosa per sopravvivere in futuro. Ho sempre pensato che ogni essere vivente, anche se piccolo o brutto, sia stato creato perchè gioca un suo ruolo fondamentale nel funzionamento degli ecosistemi, e l'uomo sopravvive perchè questi funzionano. Se inziamo a danneggiare gli ecosistemi facendo scomparire i tasselli necessari al loro funzionamento, secondo voi c'è qualche speranza di sopravvivere?

Fonte: Ansa
Foto: Mongabay.com