Il Fucino visto dallo spazio

Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.

Il caffè se inquina che piacere è?

E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.

La forza dell'uomo è nella verità

Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.

PIL:una misura di sviluppo?

Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?

mercoledì 25 febbraio 2009

Accordo radioattivo

Berlusconi e Scaiola cercano l’appoggio di Sarkozy per tentare di mascherare il grave errore politico, economico, di sicurezza per le persone e l’ambiente che stanno compiendo tentando di reintrodurre il nucleare in Italia ad ogni costo, mentre in altri paesi come gli Stati Uniti la direzione è ben diversa e punta sulle energie da fonti rinnovabili. Berlusconi e Scaiola insistono per reintrodurre il nucleare e cercano di forzare la mano con l’accordo siglato con il Governo francese e lo fanno senza tenere conto che oggi il nucleare è una fonte energetica non solo ancora non sicura ma anche sempre più costosa e che per di più usa fonti energetiche destinate ad esaurirsi in alcuni decenni, esattamente come il petrolio. Inoltre il Governo, ben sapendo quanti dubbi e contrarietà ci sono nell’opinione pubblica, ha inserito nel progetto di legge con cui vuole reintrodurre il nucleare delle norme che gli consentirebbero di imporre le sue decisioni alle popolazioni, alle Regioni, agli Enti locali facendo mettere i siti nucleari, in pratica, sotto controllo militare. Esemplare dell’atteggiamento bugiardo del Governo è l’impegno a risolvere lo smaltimento delle scorie radioattive che come è noto da decenni sono stoccate in condizioni insicure nei piazzali delle vecchie centrali con percioli per le popolazioni e l’ambiente, o vengono lavorate a costi proibitivi per l’Italia in altri paesi. Per di più Berlusconi e Scaiola vanno controcorrente, infatti – ad esempio - la scelta di Obama va nella direzione dello sviluppo delle energie da fonti rinnovabili che sono sicure, danno la possibilità di sviluppare tecnologie e nuova occupazione qualificate e in prospettiva saranno sempre meno costose, tanto più per un paese come l’Italia che potrebbe di svilupparle con maggiore facilità di altri paesi. Senza dimenticare che buttare decine di miliardi di euro in investimenti sul nucleare per un paese, che non ha risorse infinite come l’Italia, vuol dire di fatto rinunciare a sviluppare le energie da fonti rinnovabili e impegnare anche ingenti risorse pubbliche in questa direzione. E’ chiaro che oggi la lobby nuclearista, espressione di un vero e proprio comitato di affari, tenta di forzare la mano con l’aiuto del Governo italiano ma è altrettanto chiaro che in questo modo l’Italia per oltre un decennio continuerà a violare il protocollo di Kyoto e finirà con il pagare multe salatissime, per miliardi di euro, mentre puntare sulle energie da fonti rinnovabili potrebbe consentirci di non aspettare i primi risultati per più di 10 anni e di iniziare quasi subito a ridurre le emissioni di CO2 rientrando gradualmente nei parametri di Kyoto, in condizioni di sicurezza per le persone e l’ambiente che il nucleare non potrà mai garantire. Tanto più che il Governo vuole autorizzare anche tipologie di centrali vecchie di 10 anni e in ogni caso quelle di terza generazione non hanno risolto i problemi di sicurezza per popolazioni e ambiente. Non è nemmeno vero che il nucleare farà costare di meno l’energia, perché l’energia che proviene da questa fonte costa di più di quella da altre fonti e se vengono messi in conto anche i costi dello smaltimento delle scorie i costi finali diventano enormi, naturalmente sempre tenendo conto che la questione non può essere vista solo dal lato dei costi perché ancora oggi nessuno ha risolto il problema dello smaltimento delle scorie radioattive. Inoltre il Governo dà per scontata l’approvazione della legge che per ora è all’esame del parlamento, ma dimentica che i cittadini italiani hanno deciso con un referendum che l’Italia doveva restare fuori dal nucleare e ancora oggi l’opinione pubblica, come hanno detto diversi sondaggi, non è favorevole, soprattutto tra i giovani. Sfido il Governo a indicare i futuri siti nucleari prima delle elezioni europee e ne vedremo delle belle. Quindi il Governo ha fatto i conti senza l’oste, ha preso impegni che probabilmente non potrà mantenere perché le italiane e gli italiani si pronunceranno con ogni mezzo possibile su questa scelta e se necessario lo faranno anche con il voto.


Articolo di Alfiero Grandi Movimento per la sinistra

Disegno: Cagi-08

venerdì 20 febbraio 2009

AVVISO


IMPIANTO A BIOMASSE DI BORGO INCILE
Invito tutti i cittadini della Marsica a partecipare lunedì 23 febbraio 2009 all'incontro che si terrà alle ore 10,30 presso la sede della Provincia, in Via XX settembre, ad Avezzano. L'incontro vedrà un confronto tra Provincia, Comune e azienda PowerCrop: argomento unico è fare chiarezza su quello che è il destino della nostra terra; è importante che la cittadinanza partecipi e faccia sentire la prorpia voce. Ci troviamo in una fase delicata e non si può tacere di fronte allo scempio del nostro territorio, e alle bugie che ci raccontano.

lunedì 16 febbraio 2009

Eppur si muove!

Impianto a biomasse a borgo Incile, dove eravamo rimasti?
A metà settembre 2007 i cittadini di Borgo Incile hanno avuto un incontro con il sindaco Floris, il quale rassicurava che il comune avrebbe fatto tutto il possibile per opporsi all'impianto.
Ad ottobre 2008 il Comitato ha consegnato alla Regione Abruzzo le proprie osservazioni alla valutazione di impatto ambientale....da questo momento in poi sull'impianto cala il silenzio, e purtroppo qualcuno ha erroneamente pensato che la tempesta fosse passata, che l'impianto non si sarebbe fatto e che la battaglia era stata vinta. In realtà sapevamo chiaramente che le cose hanno continuato ad andare avanti, e ora il tutto torna a farsi risentire. Riporto di seguito quanto scritto nei giorni scorsi dal quotidiano locale "il Centro":[...] Centrale a biomasse sempre più vicina. La PowerCrop torna alla carica. E lo fa in attesa della conferenza dei servizi che dovrebbe dare il via libera ai lavori. L’impianto è previsto nella zona industriale della città. La stessa società ha chiesto un incontro al Comune con una lettera inviata pochi giorni fa.
«ECCO I BENEFICI». Secondo l’azienda, l’impianto a biomasse “ligneo-cellulosiche” oltre al «reimpiego degli ex dipendenti dello zuccherificio di Celano» - sono un centinaio e attendono con ansia che tutto vada per il verso giusto - e oltre «all’assorbimento diretto e indiretto di manodopera in un momento di grave crisi economica», «metterà a disposizione del tessuto economico l’energia, sotto forma di calore, alle migliori condizioni. Con beneficio delle attività industriali e agricole della zona».
TELERISCALDAMENTO. «Grazie alla sua particolarità di esercizio continuo», afferma Raimondo Cinti, presidente di Powercrop, «l’impianto a biomasse si presta bene all’abbinamento di eventuali progetti di teleriscaldamento per i quartieri limitrofi».
LE COLTIVAZIONI. Dalle barbabietole, dunque, si passerà a colture non destinate all’alimentazione, le cosiddette coltivazioni “no food”, destinate ad esempio all’industria per la realizzazione di manufatti da utilizzare per scopi industriali. Un altro obiettivo è salvaguardare l’occupazione[...]
Alla Sadam PowerCrop il comitato di Borgo incile risponde ancora una volta:







Il video è stato realizzato dagli amici e componenti del comitato: Ciro Sabatino, Michele Saullo, Luigi Presutti.

Michele Fina, assessore provinciale all'ambiente, chiede chiarezza e ha convocato gli Enti interessati per lunedì 23 febbraio 2009, presso la sala consiliare del Comune di Avezzano