Il Fucino visto dallo spazio

Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.

Il caffè se inquina che piacere è?

E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.

La forza dell'uomo è nella verità

Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.

PIL:una misura di sviluppo?

Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?

giovedì 28 ottobre 2010

Biomasse: questioni di teoria

Nella mia carriera da studentessa universitaria mi è capitato a volte di notare come la teoria e la pratica non sempre vadano di pari passo e non sempre siano perfettamente concordanti. In questo caso però (quello che sto per esporvi) mi sia consentito dire che siamo a livelli in cui la teoria e la pratica viaggiano su binari distanti anni luce l'uno dall'altro.

Non so come la pensiate voi, ma personalmente fa un certo effetto (negativo si intende) leggere l'Accordo di programma (protocollo tecnico aggiuntivo approvato dalla Regione Abruzzo con DGR n100 del  2007) tra Ministero e Regione Abruzzo riguardo la valorizzazione energetica delle biomasse.
 A pag. 5 di questo protocollo si legge quanto segue:

"...Negli ultimi anni l’impiego energetico delle biomasse non ha potuto esprimere tutte le sue potenzialità soprattutto perché l’attenzione era stata posta alla realizzazione di centrali per la produzione di energia elettrica di grande potenza, quasi ovunque realizzati prima di verificare le reali possibilità (nel medio-lungo periodo) di trovare a livello locale il materiale legnoso necessario per alimentarle, e conseguentemente a ciò, in taluni casi, si è passati presto dal legno ai rifiuti.
Diversamente, gli impianti di piccola e media scala (potenze comprese fra i 30 e i 1000 kW) richiedono quantitativi di biomassa legnosa reperibile in volumi adeguati e costanti su scala locale. I piccoli e medi impianti consentono di massimizzare l’efficienza di impiego della biomassa legnosa e l’efficacia degli investimenti per la loro realizzazione. Infatti, rispetto agli impianti di grande potenza, essi garantiscono un’elevata efficienza termodinamica, possono essere realizzate con investimenti e tempi di ammortamento contenuti e consentono la piena e costante valorizzazione delle risorse locali..."

Ma a dispetto di quanto scritto nell'accordo che vi ho appena citato, il 7 settembre 2010 la Commissione V.I.A. della Regione Abruzzo ha approvato l'impianto a biomasse della PowerCrop che è completamente diverso ed enormemente sovradimensionato rispetto a quella che è la reale disponibilità di biomassa nel territorio. Bene vi ho appena illustrato il classico esempio in cui celebre diviene il detto "la teoria è una cosa e la pratica è un'altra"

I conti non tornano vero? Beh se ci si volesse soffermare ad un primo sguardo superficiale, mi verrebbe da dire che i conti tornano eccome, specie se si tiene conto degli ultimi fatti di cronaca: prima lo scandalo rifiuti dove Venturoni chiama in causa anche il sen. Filippo Piccone (sindaco di Celano) e il suo inceneritore di Avezzano, ovvero l'impianto a biomasse della PowerCrop (dove il Comune di Celano risulta tra i firmatari), ora esce fuori che Antonio Sorgi, dirigente della Regione Abruzzo, è attualmente indagato per lo scempio paesaggistico noto come statale 17 di Navelli (L'Aquila); Antonio Sorgi è tra coloro che hanno approvato il V.I.A. della centrale a biomasse PowerCrop.

Ora come dicevo non si vuole essere superficiali e fare di tutta l'erba un fascio, inoltre fare l'investigatrice non è  certo il mio mestiere, ma dato come funziona il mondo e il potere politico oggi, vorrei suggerire a chi di dovere di indagare anche sulla vicenda che vede approvato l'impianto a biomasse della PowerCrop. Sarebbe molto conveniente che eventuali magagne venissero alla luce prima della realizzazione dell'opera, e non quando  l'integrità di un territorio è stata compromessa.

giovedì 21 ottobre 2010

PowerCrop: luoghi diversi, ma stessa storia

A Russi (Ravenna) i cittadini hanno gli stessi nostri problemi: anche lì la PowerCrop vuole costruire una centrale  a biomasse da 30 MWe alimentata da 270 mila ton di biomasse l'anno. Gli amici Ciro e Herbert mi hanno portata  a conoscenza di questo articolo in cui  a Russi il presidente provinciale Copagri, Gennaro di Tirro, punta il dito contro le amministrazioni denunciando forti anomalie nella vicenda: "Abbiamo avuto modo di leggere recentemente le dichiarazioni più disparate sulla provenienza delle materie prime necessarie al funzionamento della centrale PowerCrop di Russi, da fuori regione, per mare, addirittura dall'estero [...] ma non dovevano essere prodotte entro un raggio di 70 km? Se non erriamo le indicazioni regionali andavano in questo senso, addirittura condizionando le autorizzazioni al progetto alla disponibilità di contratti di fornitura da parte dell'azienda".

Cambia lo scenario, da Russi ad Avezzano, ma la storia e i soggetti sono gli stessi. Una bella denuncia questa di Gennaro di Tirro che non deve passare inosservata. Questo il LINK dove potete leggere l'articolo per intero.

mercoledì 20 ottobre 2010

La Luna e la biodinamica


Ho visto una saetta impigliarsi tra
siepi di nubi, ho visto la Luna che
tentava di aprirsi un varco
tra quella baraonda di nembi
e ammassi di nuvole, ma non ci riusciva.

Poi uno schiocco forte e improvviso 
diede inizio alla pioggia e 
d'un tratto la Luna riuscì a passare le nuvole
e a sistemarsi bella, linda e tonda nel cielo.

(Tratta da "Poesie sulla Luna" di Rino Passigato)

Fin dall'antichità (e ancora oggi), la Luna ha suscitato (e suscita) l'interesse dell'uomo, stimolandone la fantasia e la creatività. Musa per i poeti, scienza per gli studiosi, "imbuto della natura" (così la chiamavano gli alchimisti, secondo i quali ogni virtù dal cielo arriva alla terra per mezzo della Luna) per i contadini. Il mondo agricolo nei secoli  ha sempre guardato alle fasi lunari ritenendo che da esse dipende l’esito delle proprie attività, ma si tratta solo di tradizioni popolari che non trovano conferma nella scienza?

Esiste una disciplina nota come Agricoltura biodinamica, un metodo di coltura fondato su una visione spirituale del mondo. Elaborata dal filosofo e esoterista Rudolf Steiner, essa comprende sistemi sostenibili per la produzione (biologica) di cibo che rispettino l'ecosistema terrestre e consideri come un unico sistema il suolo e la vita che in esso si sviluppa.

Gli obiettivi della agricoltura biodinamica sono quelli di mantenere la terra fertile, mantenere le piante in buona salute e accrescere la qualità dei prodotti.
Due sono i principi su cui si fonda tale disciplina:
  • il primo si basa sul compostaggio, per migliorare la qualità del terreno, aumentandone la quantità di humus e allo stesso tempo migliorare la qualità del raccolto;
  • il secondo sulle fasi lunari per l'appunto.Infatti l'irrigazione del terreno deve seguire un vero e proprio rituale (movimenti circolari, tempi definiti, ecc..) ed in questo contesto fondamentale è la posizione degli astri seguendo un calendario simile, nel fondamento, a quello astrologico.
Sebbene gli scienziati non abbiano mai confermato la reale influenza della luna sui raccolti, esistono studi  e ricerche che evidenziano e difendono gli effetti della agricoltura biodinamica, due esempi:
Sono convinta che risultati come questi si possano ottenere attraverso le buone pratiche dell'agricoltura biologica, ma nello stesso tempo trovo "affascinante il profondo legame con una dimensione spirituale della vita che permea di sé tutte le manifestazioni dell'umano (anche gli astri) ed è testimoniato dalle invocazioni, le preghiere, le cerimonie sacre, la 'ricerca della visione' che si intrecciano alla vita quotidiana, la alimentano e ne scandiscono il ritmo e le ragioni".