Il Fucino visto dallo spazio

Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.

Il caffè se inquina che piacere è?

E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.

La forza dell'uomo è nella verità

Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.

PIL:una misura di sviluppo?

Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?

mercoledì 28 settembre 2011

Guardane una e guardale tutte...

...ovvero dalla transumanza alla globalizzazione.

Trailer del documentario di Raffaella Rose, selezionato alla III edizione del festival Scanno Natura Doc – Effetto uomo 2011



I racconti di alcuni degli ultimi pastori dei versanti sud-ovest del Monte Magnola, Monte Velino, Montagne della Duchessa, al confine tra Lazio ed Abruzzo, consentono di cogliere una realtà lontana dagli stereotipi a cui solitamente è associato il mondo pastorale. Dalle loro narrazioni emerge una realtà che ha saputo attraversare ed adattarsi ai grandi cambiamenti socio economici che hanno modificato attività pastorale, vita sociale e paesaggi: dalla transumanza, prima a piedi e poi in treno verso l’Agro romano, all’emigrazione per un lavoro in fabbrica negli anni ‘60, dallo spopolamento dei borghi rurali, alla globalizzazione con i tosatori neozelandesi ed i pastori salariati slavi, passando per gli ultimi due pastori “resistenti” nell’alpeggio estivo.
Riuscirà questa civiltà, in passato così resiliente, ad attraversare la crisi sistemica di questo inizio secolo e a trovare nuovi spazi e nuovi ruoli?
Sullo sfondo, ma vero pilastro di questo mondo apparentemente di soli uomini, la figura femminile.
Le interviste sono state realizzate tra il 2009 e il 2011.

Fonte: Ciro Sabatino

giovedì 22 settembre 2011

Ama la terra come te stesso


Nel suo libro “Io mi ricordo” lo scrittore avezzanese Paolo Ferro parlando del Fucino scrive: “La mia terra è una conca. L’ha plasmata la punta di Dio: con una leggera pressione ha sollevato i monti tutt’intorno e ha donato forza vitale al terreno toccato, graziato, immediatamente fertile, fertilissimo”.

Ed ora questa terra, la nostra terra, si trova a dover subire continuamente la minaccia di “invasioni barbariche”, di uno sfruttamento che le ruba  memoria, storia, cultura e poesia. Oggi la minaccia si chiama Centrale a Biomasse Power Crop.

Ama la Terra come te stesso è un invito agli uomini di buona volontà, a coloro i quali questa terra è stata donata e che hanno il diritto di governarla, ma soprattutto il dovere di preservarla.  La nostra è un’epoca caotica fatta di grandi opportunità mescolate a crisi di tipo economico, ambientale, politico, sociale. Diventa sempre più difficile distinguere ciò che è bene da ciò che è male; le nostre coscienze sono sopite al punto tale che ci trasciniamo in questa vita senza vederla, senza assaporarla e senza viverla. Il Fucino è una risorsa e una ricchezza insostituibile per noi marsicani, non si può tacere di fronte ad atti di sciacallaggio che non portano alcun beneficio, neppure a livello occupazionale.

Mi capita di girare per le strade della nostra conca e la vedo ferita, violentata. Discariche abusive, falde idriche inquinate, fossi abbandonati e offesi da ogni genere di rifiuto e ora proprio nel cuore del Fucino una centrale che deve bruciare piante appositamente coltivate. A volte ho l’impressione che in nome dello sviluppo, noi facciamo delle scelte che invece di farci camminare in avanti ci riportano indietro.

Oggi le Rappresentanze Unitarie Sindacali attraverso un comunicato stampa  attaccano il Comitato Marsicano No alla Centrale a biomasse Power Crop, ricattando la popolazione marsicana con la scusa dei posti di lavoro. Scrivono nel loro comunicato: “In momenti di crisi come quelli che stiamo vivendo, non si  può rinunciare a cuor leggero a 100 milioni di euro di investimenti sul territorio e a decine di posti di lavoro in un settore come quello della produzione di energie da fonti rinnovabili che è di grande prospettiva, solo per soddisfare le aspettative di qualche comitato di quartiere o di ambientalisti dell’ultima ora”.

A questi rispondo che nessuno sputa sopra a 100 milioni di euro investiti per creare posti di lavoro, specie in un momento di crisi, allora se credete almeno a una delle parole che avete scritto datevi a fare, lasciamo stare l'inceneritore a biomasse che di posti di lavoro ne porta si e no una ventina (è scritto sul progetto) e lottiamo per avere ciò che di diritto ci spetta: un impianto per la lavorazione dei prodotti agricoli del Fucino a Celano. Se non siete in grado di lottare per questo e per i vostri lavoratori, se non siete in grado di lottare per una soluzione produttiva adeguata alla realtà territoriale che crei un vero sviluppo economico e veri posti di lavoro allora forse il problema non è un “qualche comitato di quartiere” né sono gli  “ambientalisti dell'ultima ora”.
Ci illudiamo di aver creato il meglio e non ci accorgiamo che invece abbiamo finito col rovinare quel poco che di buono ci è rimasto.

venerdì 16 settembre 2011

Nasce il comitato marsicano No powerCrop

Ieri sera a Borgo Incile si è tenuta un' assemblea cittadina il cui scopo era richiamare l'attenzione di molti, vecchi e nuovi amici, sul caso della centrale a biomasse della PowerCrop.

Si tratta  di una centrale di potenza elettrica pari a 32Mw  e di potenza termica  pari a 90 Mw (le dimensioni sono eccessive se consideriamo che si sta parlando di biomasse); una centrale che dovrebbe smaltire circa 300 mila tonnellate di biomasse (pioppelle) INESISTENTI, una centrale che dovrebbe aumentare il traffico pesante (TIR) di ben 800 unità mensili. 

Da dove arriva la biomassa? Ce lo chiediamo anche noi. Inizialmente la Power Crop diceva che gli agricoltori del Fucino si sarebbero messi a coltivare alberi destinati alla centrale, alberi da bruciare per produrre energia! Poi la PowerCrop ha cambiato idea: hanno detto che gli alberi sarebbero stati coltivati nei dintorni dell'aquilano; poi ancora un cambio, questi alberi possono essere reperiti oltre 300 km....
Insomma comprendiamo il maldestro tentativo della Power Crop di cercare in tutti i modi di rendere fattibile l'installazione di questo "abominio", ciò che invece  non comprendiamo è come sia stato possibile che la Commissione VIA della Regione Abruzzo abbia potuto approvare lo studio di Valutazione di impatto ambientale che la società ha presentato, considerando che si tratta di un documento privo di qualsiasi metodologia tecnico-scientifica accettabile e soprattutto non adattabile alla realtà della conca fucense.

Esattamente a un anno dall'approvazione della VIA, da parte della commissione preposta della Regione Abruzzo, si è avuta l'ufficializzazione sul BURA. Alla luce di questi nuovi avvenimenti si è ritenuto opportuno fare un nuovo incontro qui a Borgo Incile, da dove la lotta ha avuto inizio grazie soprattutto all'aiuto del giornalista Angelo Venti e di alcuni amici, sia della borgata che di Luco dei Marsi (comune limitrofo al sito dove dovrebbe sorgere l'impianto).

Per avvisare i cittadini di questa riunione, avevamo inviato un comunicato ai vari organi di stampa, ma l'unica a pubblicare è stata la testa online di MarsicaNews, tutti gli altri hanno pensato bene di tacere...
Tuttavia nonostante questa mancanza "mediatica", l'affluenza è stata molta e piacevolmente inaspettata. Grande partecipazione della cittadinanza di borgo incile, Via nuova e Luco dei Marsi, un pò più scarsa quella dei cittadini di Avezzano, ma ci stiamo lavorando.

Hanno risposto all'appello Italia Nostra (Claudio Palazzi), Italia dei Valori (Antonello Santilli, Lucia Proto), Sinistra Ecologia e Libertà ( Simone Guglietti), Comitato provincia dei Marsi (Attilio Francesco Santellocco e Marco Cerone), Unione dei Marsi (Luca Bielli), l'Associazione Ethnobrain (Stefano Gentile e Lorenzo di Mizio) e Radio Attiva (Dino Speca)
Il mondo Istituzionale era presente nelle figure di Camillo Cherubini, sindaco di Luco dei Marsi, da sempre in prima linea insieme a cittadini di Borgo Incile, i Consiglieri Regionali Giuseppe di Pangrazio, Gino Milano e Daniela Stati, il Vicepresidente del Consiglio Regionale Giovanni D'amico.
Mancava il sindaco di Avezzano Antonio Floris, per via di un altro impegno.

Ognuno dei presenti ha espresso il proprio impegno ad appoggiare la causa e a coordinarci sul territorio in modo da poter fare una comunicazione allargata, concreta e costruttiva e in questo saranno di grande appoggio il WWF e ITALIA NOSTRA.

L’assemblea ha dato vita al Comitato Marsicano “No Centrale PowerCrop” con sede permanente presso la Proloco di Borgo Incile di Avezzano. Il Fucino appartiene alla Marsica tutta, e ogni cittadino ha il dovere di difenderlo. Difendiamo la nostra terra, le nostra economia, la nostra salute, la nostra storia. 

Il comitato è aperto a tutti gli uomini di buona volontà. Chiunque volesse contribuire a dare una mano, è il ben venuto. Potete contattarci direttamente anche attraverso questo blog o presso la proloco di Borgo incile o al mio indirizzo email (seforainzaghi@alice.it).


mercoledì 14 settembre 2011

Assembela a Borgo Incile: Basta Power Crop

Da cinque anni subiamo la prepotenza, le molestie, le minacce e l’arroganza dei padroni della Power Crop che, contro tutti e a tutti i costi, vogliono costruire una megacentrale a biomasse nel posto più inadatto del mondo.
Quest’opera disastrosa sotto tutti i profili (economico, ambientale e sanitario) NON riguarda solo Borgo Incile e dintorni, ma TUTTA LA PIANA DEL FUCINO.
Saranno i padroni della Power Crop, saranno i padroni di tanti soldi, ma non sono e non saranno i padroni delle nostre vite!

Per cacciare via definitivamente questi “predoni” dai nostri paesi e dalla nostra terra, mobilitiamoci tutti.  

Alla luce di nuovi accadimenti, è ora di tornare ad agire. RIPRENDIAMO LA BATTAGLIA!

Primo nuovo appuntamento
Giovedì 15 settembre 2011 alle ore 20.30
presso i locali della Proloco di Borgo Incile
Assemblea popolare
tutti possono intervenire, tutti partecipate!


PS: se la cosiddetta “classe politica” serve ancora a qualche cosa, questa è un’ ottima occasione per dimostrarlo.



Comitato Cittadini di Borgo Incile
                                                                                           Avezzano

martedì 6 settembre 2011

Centrale a biomasse Powercrop: è ora di essere uniti e chiari

Esattamente un anno fa la commissione VIA della Regione Abruzzo espresse il suo parere positivo alla centrale a biomasse della PowerCrop, la quale dovrebbe sorgere nel cuore del Fucino, tutto ciò suscitò sorpresa e incredulità non solo tra i cittadini, ma anche tra i Comuni di Luco dei Marsi (limitrofo al sito dove dovrebbe sorgere la centrale) e Il comune di Avezzano (nel cui territorio ricade la centrale).

Un anno fa entrambi i comuni, quello di Avezzano e quello di Luco dei Marsi, si sono mossi presentando un ricorso al TAR Abruzzo, la stessa strada doveva essere intrapresa anche da noi cittadini, affiancati dalle associazioni agricole e da quelle ambientaliste, ma fino ad oggi non ci si è potuti muovere perché era necessario attendere che il parere espresso dal comitato VIA venisse ufficializzato sul BURA.

Dopo un anno di silenzio, la pubblicazione sul BURA è avvenuta. Questo significa che abbiamo un margine di tempo (esattamente fino al 14 novembre) per muoverci e presentare ricorso al TAR Abruzzo.

A tal proposito ci tengo a smentire le voci che girano in questi giorni: NON è ASSOLUTAMENTE VERO che per il ricorso contro la PowerCrop la competenza sia esclusiva del Tar Lazio e non di quello Abruzzo. Queste notizie inesatte creano confusione e disorientamento tra i cittadini e rendono vano l'impegno di CHI sta lavorando per il nostro territorio.
Per sciogliere ogni dubbio vi riporto di seguito quanto è scritto nell'art. 41 della legge n 99 del 23/07/2009 (leggi testo integrale in pdf):

"Sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e attribuite alla competenza del tribunale amministrativo regionale del Lazio, con sede in Roma, tutte le controversie, anche in relazione alla fase cautelare e alle eventuali questioni risarcitorie, comunque attinenti alle procedure e ai provvedimenti dell'amministrazione pubblica o dei soggetti alla stessa equiparati concernenti la produzione di energia elettrica da fonte nucleare, i rigassificatori, i gasdotti di importazione, le centrali termoelettriche di potenza termica superiore a 400 MW nonchè quelle relative ad infrastrutture di trasporto ricomprese o da ricomprendere nella rete di trasmissione nazionale o rete nazionale di gasdotti".

Lo stesso ribadisce l'art. 135 del decreto legislativo n 104 del 02/07/2010 (leggi testo integrale pdf), in cui è scritto: 

"Sono devolute alla competenza inderogabile del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, sede di Roma [...] le controversie di cui all'articolo 133, comma 1, lettera o), limitatamente a quelle concernenti la produzione di energia elettrica da fonte nucleare, i rigassificatori, i gasdotti di importazione, le centrali termoelettriche di potenza termica superiore a 400MW..."

Come potete leggere voi stessi non è il caso della nostra centrale a biomasse che ha una potenza inferiore a quella riportata negli articoli da me citati: esattamente 30 MWe e 90 MWt.
Questo significa che il nostro caso è di competenza del TAR Abruzzo e quindi non sono assolutamente vere le voci secondo le quali i ricorsi presentati a suo tempo dal Comune di Avezzano e quello di Luco dei Marsi non sono validi, al contrario essi sono documenti degni di merito e per tanto vanno appoggiati e supportati anche con l'impegno dei cittadini

Chiarita la questione, prego tutti di unirsi senza "ma"  e senza "se" nella difesa della nostra bella terra. Ora più che mai è necessario che i cittadini della Marsica (non solo di  Borgo Incile), i nostri governanti, tutti i partiti (indipendentemente dal colore) le associazioni agricole e quelle Ambientaliste, nonché tutti i comitati presenti sul territorio si muovano in modo unanime e senza creare inutili dispute di merito e senza insinuare dubbi volti ad alimentare contrasti e confusione.

Chiudono gli ospedali, penalizzano l'agricoltura e in cambio lo sviluppo che ci promettono è rappresentato da un INCENERITORE.

venerdì 2 settembre 2011

Comunicato stampa- - I CITTADINI DI BORGO INCILE: “LA POWER CROP LA SUA CENTRALE NELLA MARSICA NON LA FARA’”.

Contro il parere del Sindaco Antonio Floris, della Giunta e del Consiglio Comunale di Avezzano, città che nel proprio territorio dovrebbe ospitare l’impianto, contro il parere del Sindaco Camillo Cherubini, della Giunta e del Consiglio Comunale di Luco dei Marsi, città limitrofa al sito indicato per l’impianto, contro il parere del Consiglio Provinciale de L’Aquila, espresso nel maggio 2011, contro il parere di tutte le Organizzazioni Agricole (Cia, Coldiretti e Confagricoltura), contro il parere del Corpo Forestale dello Stato, contro il parere degli abitanti di Borgo Incile, con le case “dentro la centrale”, contro il parere delle Associazioni Ambientaliste e della Riserva Naturale regionale del Monte Salviano, contro ogni valutazione di tipo industriale, tecnica ed economica e in ultimo, ma non meno importante, contro il buon senso  ed il buon gusto, il comitato per il VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) della Regione Abruzzo ha dato parere favorevole alla “famigerata” centrale e biomasse della Power Crop.

E’ evidente che il VIA si è adeguato a logiche politiche, clientelari e soprattutto lobbistiche. Basta leggere le scempiaggini che scrive nelle sue valutazioni. Se le avesse scritte direttamente la Power Crop sarebbe stata più prudente.
In ogni caso contro questo parere del VIA abbiamo già avviato un ricorso amministrativo insieme alle organizzazioni degli agricoltori e delle associazioni ambientaliste; nella stessa direzione si sono già mossi i comuni di Avezzano e Luco dei Marsi. 

Confidiamo in una presa di posizione contro l’impianto da parte del Presidente Chiodi, della giunta e del Consiglio Regionale d’Abruzzo. La nostra contrarietà alla centrale Power Crop è irriducibile a prescindere dal parere del VIA e a prescindere dal parere del Tar.
La Power Crop la sua centrale nella Marsica non la farà
Comitato cittadino di Borgo Incile.