Il Fucino visto dallo spazio

Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.

Il caffè se inquina che piacere è?

E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.

La forza dell'uomo è nella verità

Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.

PIL:una misura di sviluppo?

Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?

venerdì 28 giugno 2013

Un anno al nostro servizio: parte I


E' arrivato nelle nostre case, quelle avezzanesi per intenderci, l'opuscolo che celebra un anno della nuova amministrazione comunale. 
22 pagine a colori in cui si descrive ciò che questo governo comunale ha fatto (?) in questo primo anno da poco concluso e ciò che ancora intende fare per questa città(!) in futuro. Come cittadina mi è impossibile esprimere giudizi positivi in merito a questa iniziativa (che tra l'altro mi riporta indietro di 2 o 3 anni a quando mister B. fece la stessa identica cosa con gli italiani) per il semplice fatto che in un momento di crisi economica forse le spese pubbliche dovrebbero essere indirizzate a qualcosa di davvero utile e necessario per la mia/nostra città.

Ma facciamo un salto avanti e ipotizziamo per un solo istante che effettivamente al cittadino avezzanese occorresse un promemoria, ovvero un documento per ricordare a sé stesso o ad altri un qualcosa...soffermiamoci dunque sui contenuti del piccolo libricino. Sfogliandolo ho notato che si affrontano diversi temi: alcuni non li conosco a pieno se non per sentito dire, per cui non entro nel merito, per altri invece, beh penso proprio di poter dire la mia. Iniziamo?!?!

PARTE I
Aprite l'opuscolo a Pag. 11...troverete una strana combinazione di parole che danno forma ad una bizzarra e fantastica favola di senso INCOMPIUTO! INCOMPIUTA come l'azione che questa amministrazione non ha mai portato avanti e in cui mai ha creduto davvero, se non forse in campagna elettorale. A pag 11 è scritto: "L'area pedonale estiva e autunnale nel centro di questa città è il segnale dell'attenzione dell'amministrazione comunale allo sviluppo della qualità urbana e al rispetto dell'ambiente"....

Ora non c'è bisogno di essere dotati di uno spiccato spirito di osservazione per rendersi conto che stiamo parlando del nulla. L'area pedonale? Qualità urbana? Ma dove? Ad Avezzano? Se prima qualcosa si stava iniziando a smuovere in tema di mobilità sostenibile ora con il cambio di governo nel palazzo comunale tutto è IMMOTA MANET, fermo per intenderci!

Di seguito elenco le azioni messe in campo da questa amministrazione per boicottare un modello virtuoso di città del futuro:
  1. Dimezzare le tariffe dei parchimetri, incentivando così all'uso dell'auto;
  2. Con la scusa della sicurezza stradale (quella degli automobilisti però) è stato smantellato un piccolo tratto di pista ciclabile realizzato dalla precedente amministrazione (monta e resmonta diceva mia nonna e noi paghiamo!);
  3. Dopo 2 sentenze del TAR che impongono la creazione di un isola pedonale permanente in centro città a partire dal 2014, il comune non ha ancora dato senso a quest’opera.
  4. Il comune di Avezzano tempo addietro ha vinto un fondo per la realizzazione di una nuova pista ciclabile su via Roma che colleghi questa zona con la ciclabile già esistente nella zona nord della cittadina....il fondo sta scadendo e di pista ciclabile nemmeno a parlarne;
  5. Sono 4 anni che il comitato mobilità sostenibile Marsicana sollecita le amministrazioni comunali passate e presenti ad adeguare il sottopasso ferroviario con la creazione di una banalissima pedana che possa consentire ai ciclisti o anche alle carrozzine di muoversi facilmente dalla zona nord al centro della città.....ma nulla di fatto viene realizzato.

Ora dopo aver letto questi 5 punti aprite di nuovo l'opuscolo a pag 11 e rileggete con attenzione la frase "L'area pedonale estiva e autunnale nel centro di questa città è il segnale dell'attenzione dell'amministrazione comunale allo sviluppo della qualità urbana e al rispetto dell'ambiente..." 

Adesso rifletteteci su un pò e.....trovate l'intruso!

domenica 19 maggio 2013

Una zappa ci salverà

"Una zappa ci salverà", è il meraviglioso monologo con cui l'attore Alberto Santucci del Teatro Lanciavicchio ha aperto l'inaugurazione del progetto "Tasche vuote".


Nasce a San Sebastiano dei Marsi il primo orto sinergico all’interno dell’area del Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise. Si tratta del Progetto “Tasche vuote” portato avanti dalla giovane associazione “La Terra di Loe”, un'associazione culturale nata con l'obiettivo di intervenire attivamente nella costruzione di un nuovo sistema sociale, fondato sulla cooperazione, sulla solidarietà, sulla condivisione di obiettivi, saperi ed esperienze.

Per chi se lo stesse chiedendo l' orto sinergico nasce dall’esigenza di creare una coltura permanente, eterna, equilibrata, inesauribile, non consumistica, il cui motore è la biodiversità. Portare avanti questa pratica agricola vuol dire concepire la vita in termini di reti, flussi e cicli naturali, concetti questi che hanno sempre fatto parte dell’uomo, dell’antica saggezza, della sapienza di tradizioni spirituali come quelle dei nativi d’America, della tradizione buddista e di quella cristiana.
Purtroppo gran parte di questa saggezza l’abbiamo persa durante il recente periodo dell’era industriale, nel quale assistiamo continuamente al conflitto tra ecologia e sistemi economici dell’industria del consumo. La radice del problema è la nostra ossessione per una crescita economica senza limiti e per questo abbiamo iniziato a  fagocitare i sistemi naturali convinti che questi fossero eterni e sempre disponibili e pensando di creare benessere stiamo invece lentamente andando verso la povertà: economica, ecologica, morale e sociale. 

Nonostante il mercato tenti di nasconderlo è sempre più evidente che ci troviamo di fronte alla sfida di creare comunità ecologicamente sostenibili, e devo dire che visitando l’Orto della Terra di Loe i ragazzi hanno raccolto la sfida in modo profondo e consapevole. A loro appartiene la consapevolezza che ogni organismo, pianta, microrganismo e anche l’essere umano fanno parte di quella rete di relazioni che continuamente supporta la vita e  data l’importanza basilare del terreno vivo, è fondamentale  conservare l’integrità dei grandi cicli ecologici nelle nostre pratiche agricole.

E c’è un altro aspetto da considerare, non meno importante, lo facevo notare proprio ieri lì nella terra di Loe: la natura è un enorme e complesso sistema cooperante, l’orto sinergico è un sistema cooperante dove ogni organismo ha la sua funzione, il suo ruolo ecologico, così come i ragazzi della terra di Loe nel portare avanti questo progetto hanno cooperato insieme ognuno con il proprio compito, ognuno con la propria abilità, ognuno con le proprie energie, ognuno con un suo ruolo ben definito, scoprendo il senso di comunità e di appartenenza ad un luogo. "I luoghi"- scrive David W. Orr - "sono laboratori di diversità e complessità dove si mescolano funzioni sociali e processi naturali".

Ieri alcuni bambini hanno piantato pomodori, mais, peperoni nella terra di Loe; sono convinta  che giocare con la Terra e stare nell'orto per i piccoli sia qualcosa di magico: li ho osservati e ho pensato che la scuola italiana dovrebbe svecchiarsi e introdurre gli "orti scolastici" fra i propri percorsi educativi, sarebbe l'occasione per i bambini  di imparare la scienza direttamente sul campo,  e il modo migliore per diventare ecologicamente formati e quindi in grado di contribuire  a costruire un futuro sostenibile.
info: La terra di Loe (pagina facebook) tel 393 709 6041

mercoledì 13 febbraio 2013

Reverse Vending: Ia ricchezza del rifiuto

"Ma se la bottiglia di plastica che avete in macchina valesse del denaro, la gettereste fuori dal finestrino?". Andrea Brandini è convinto di no, ed io credo proprio che lui abbia ragione da vendere.
Ci presenta così il suo servizio sul Reverse Vending un metodo alternativo alla classica raccolta differenziata basato sull'incentivo economico che dà la possibilità ai cittadini di conferire determinati rifiuti in apposite macchine che riconoscono e separano i materiali tramite la lettura di un codice a barre.

In breve si tratta di rivendere i rifiuti di plastica, lattine e vetro che noi produciamo riconsegnandoli presso supermercati bar e ristoranti. In Europa è diffusissimo, in Italia poco o nulla.

Ma non vi dico altro, lascio la parola ad Andrea:

sabato 9 febbraio 2013

Cani randagi: colpa delle piste ciclabili


Ad Avezzano due coniugi vengono aggrediti da cani randagi. Una notizia questa che non fa certo piacere leggere e che desta preoccupazioni ben motivate, ma ancora più preoccupante per chi legge (e in questo caso la sottoscritta), è constatare come certi giornali, in questo caso "IL Messaggero", strumentalizzino una notizia che parla di cani randagi per attaccare volutamente e screditare gratuitamente quelle associazioni che si battono sul territorio per creare anche ad Avezzano un modello di città virtuosa, tra l'altro previsto per legge, in grado a sua volta di portare ad un nuovo stile di vita più sostenibile e sano.

Quello che invece di sano non c'è in questa città sembrerebbe essere proprio l'informazione pubblica, la cui principale preoccupazione non è quella di mettere in risalto e denunciare la mancata omissione di soccorso da parte dei Vigili Urbani di Avezzano (gesto per il quale ci auguriamo di cuore che il Sindaco di Pangrazio prenda seri provvedimenti), ma piuttosto screditare le cosidette "associazioni ambientaliste".

Per chi non lo sapesse, i due cittadini in pericolo chiamando la Polizia Municipale in cerca di aiuto si sono sentiti rifiutare l'intervento con un "non è una nostra responsabilità". Ma la cattiva informazione invece di denunciare questo aspetto ha saputo solo concludere un articoletto con un "Ma i cani randagi chi li cura? Le associazioni che predicano una città più vivibile e la dismissione delle auto a favore delle piste ciclabili?". Forse il giornalista non lo sa, e allora è mia premura portarlo a conoscenza, che determinati servizi rientrano nella normale amministrazione di un comune.

Ad Avezzano succedono cose strane davvero! C'è chi elogia e ringrazia un servizio di rifiuti  che paghiamo per intero, ma che per intero ancora non è, c'è chi lancia la proposta del "cittadino spione", al quale in premio vengono ridotte le tasse, chissà dopo questo episodio ci verrà proposto anche che se il cittadino si mette a fare servizio di pronto intervento o l'accalappiacani magari gli si fa uno sconto sulle bollette dell'acqua. L'acqua...un altro tasto dolente per questa città, chissà forse anche la Mala-gestione del CAM è tutta colpa di queste cattive associazioni ambientaliste che vogliono la pista ciclabile.
Eh lo diceva mia nonna "Qua se sta a revotecà je munne!"

martedì 22 gennaio 2013

Partecipazione e trasparenza

Venne firmata ad Arhus dalla Comunità europea e dai suoi Stati membri nel 1998, ed entrò in vigore nel 2001. Si tratta di un  documento che consente un maggior coinvolgimento e partecipazione dei cittadini nelle questioni di tipo ambientale, troppo spesso lasciate in mano a figure che dall'ambiente vogliono trarre solo un mero profitto personale. 

Ma il benessere e la salvaguardia dei territori parte da noi, noi che ci sentiamo troppo spesso "Orfani di partecipazione"  abbiamo invece le possibilità e gli strumenti attraverso i quali esercitare diritti (e doveri) attraverso i quali migliorare e la protezione dell'ambiente.