sabato 18 ottobre 2014

La malainformazione non fa bene al Paese

Forse un mondo onesto non esisteà mai, ma se ognuno ci provasse a cambiare le cose, forse ce la faremmo.


Un' informazione superficiale, faziosa e incompleta non fa bene ad un Paese civile e non aiuta a costruire coscienza e opinione critica matura e consapevole. Ho sempre pensato fosse questa la responsabilità e il dovere morale di chi esercita la professione del giornalista. Mia madre dice: "lascia stare, non creare polemica" eppure la polemica non sta dietro le mie parole, piuttosto dietro chi delle parole ha fatto il suo mestiere. Un articolo questo che riporto in foto che non meriterebbe alcuna considerazione in effetti, eppure non si può tacere se non altro  per rispetto verso quel lettore che ancora dedica tempo e denaro nella lettura di tale testo. 

Per dovere di cronaca e per rispetto verso quelle persone che due giorni fa hanno sottratto 12 ore alla loro vita privata per difendere la terra marsicana (e quindi gli interessi dell'intera collettività) dalla speculazione di una Multinazionale, sento il dovere di fare delle precisazioni. Il giornalista, forse poco informato o informato male, ha certamente ben fatto a precisare la giusta contrarietà che l'Amministrazione Comunale di Avezzano ha manifestato alla centrale, ma avrebbe fatto ancora miglior cosa a riportare la realtà dei fatti. In audizione presso la Commissione VIA della Regione Abruzzo c'era si il Comune di Avezzano, ma rappresentato solo dall'assessore all'ambiente, avv. Roberto Verdecchia, non mi risulta ci fosse il sindaco Gianni di Pangrazio, lo so perchè ero lì, per 12 ore ferma in quel corridoio in attesa di essere ascoltata a nome del Comitato Marsicano NO Power Crop, e con me c'era il Comune di Luco dei Marsi, rappresentato dall'Assessore all'ambiente, prof. Antonello Gallese, c'era Confagricoltura, con il suo delegato, il Sig. Angelo Viscogliosi, c'era l'Associazione Fare Verde onlus, con il suo delegato, dott. Massimo de Maio, c'era il legale rappresentante che cura i ricorsi al TAR dei presenti appena citati, Avv. Herbert Simone, e c'era il Movimento cinque stelle, rappresentato dal Sig. Giorgio Fedele.

Ritengo sia fondamentale riportare la realtà dei fatti citando tutti i presenti, non per pura propaganda o per visibilità personale, sia chiaro, ma perchè è solo evidenizando tali presenze, dalle istituzioni alle associazioni, che si può far comprendere al lettore quanto l'argomento "centrale a biomasse PowerCrop" sia fondamentale e rilevante per questa terra, tanto da coinvolgere e unire molti soggetti. Il lettore deve arrivare a chiedersi "Perchè in tanti e così diversi fra loro si oppongono a questa centrale? Cosa c'è che non va?" E' solo facendo scaturire tali quesiti nell'animo umano che si aiuta la società ad interrograsi, a crescere e, Dio voglia, a responsabilizzarsi, questo è il ruolo dell'informazione. Tutto il resto è pura propaganada.

Infine e concludo, non è la prima volta che questo "professionista" delle parole sminuisce pubblicamente l'operato del Comitato Marsicano NO POwer Crop, così come di altri movimenti ambientalisti presenti sul territorio (qui un vecchio articolo a porposito), e con rammarico mi tocca constatare ancora una volta la povertà della sua visione del mondo.

Il comitato Marsicano NO PowerCrop è contrario alla centrale a biomasse della omonima multinazionale così come è contrario a tutto quanto il Decreto Sblocca Italia rappresenta: con orgoglio ci si è recati a manifestare a Roma lo scorso mercoledì assieme ad altri movimenti ambientalisti venuti da altre parti dell' Abruzzo e dell'Italia. Movimenti che hanno detto NO ad un decreto che di fatto deruba il Paese delle risorse e ricchezze appartenenti alla collettività per venderle alle lobby del cemento e dell'energia. Non siamo andati a Roma a mani vuote, abbiamo portato proposte concrete per costuire un'economia sana, sobria, e innovativa capace di creare benessere ed elevare la qualità della vita.
I comitati del NO a ben guardare sono gli unici veri comitati del SI: SI alla legalità, SI alla Verità, SI al diritto all'istruzione, alla cultura, allo sviluppo consapevole dei territori, SI alla tutela ambientale, SI alla VITA.

Non lo dimentichi il giornalista che questi Comitati stanno difendendo anche i suoi di diritti, abbia più rispetto per chi almeno ha il coraggio di farlo. 

1 commenti:

Rinaldo Sorgenti ha detto...

Le premesse di questo articolo sarebbero del tutto condivisibili ed auspicabili in una società dell'informazione corretta e documentata.
Poi, quando si arriva a sostenere sostanziamente "No a tutto" bisognerebbe forse domandarsi come si dovrebbe, davvero ragionevolmente e senza demagogia e fuorviante retorica, produrre l'elettricità e disporre dell'energia che assicura indubitabilmente il benessere e lo sviluppo !

Nulla di tutto questo. E così il Paese continua ad essere ostaggio della retorica e dei fuorvianti luoghi comuni che vorrebbero stravolgere anche la realtà che riguarda appunto tutti i Paesi più ricchi e sviluppati del Pianeta ed anche dell'Europa.

Perchè appunto in Europa i grandi Paesi hanno un "Mix delle Fonti" per la produzione elettrica totalmente differente e più equilibrato del nostro? E come può l'Italia - notoriamente un Paese povero di materie prime - competere per garantire e conservare il benessere ai propri cittadini?
Non è difficile esaminare questi dati e poi trarne le necessarie conclusioni e spunti, fuor di demagogia e fuorvianti speculazioni pseudo-buoniste.