giovedì 12 febbraio 2015

L'agroalimentare genuinamente clandestino



Un piccolo grande successo per il secondo appuntamento del Cinefest di Avezzano “Lo faccio bene”, promosso dall’Associazione Libera Scuola Marsica. Il tema di questo secondo incontro è stato “Amare la Terra”, due ore trascorse insieme presso la biblioteca Regionale, in Via Cavalieri di Vittorio Veneto, durante le quali è stato proiettato il film-documentario “Genuino Clandestino”, che ci racconta di uomini piccoli che facendo gesti piccoli,  cambiano il mondo.

Genuino Clandestino è una comunità nata nel 2010 formata da piccole realtà produttive (allevatori, contadini, e artigiani) che si sono unite per proporre alternative concrete al sistema capitalista rivendicando il diritto della libera trasformazione dei cibi contadini, espropriato dal sistema neoliberista e capitalista.
Genuino Clandestino è un marchio sostenuto da una rete di azioni e interazioni basata sulla partecipazione democratica, sulle naturali pratiche contadine (termine appositamente voluto) che producono cibo tutelando la salute della terra, dell’ambiente e quindi la vita. Genuino Clandestino vuol dire difendere il patrimonio agroalimentare senza compromettere la biodiversità, troppo spesso minacciata dalle pratiche  monoculturali sostenute industrialmente con sostanze chimiche; vuol dire sostenere le comunità locali, e creare una salda e solidale rete cooperante fra movimenti urbani e rurali presenti sul territorio. 

Se da una parte l’aumento della produzione alimentare viene considerato come un successo della cosidetta “rivoluzione verde” dall’altro questa si è tramutata nel tempo in un vero e proprio agroaffare nelle mani di multinazionali, che con le loro politiche, avvallate anche da un insieme di norme ingiuste e controverse, (come il sistema delle Certificazioni), hanno creato un impatto dannoso sull’ecosistema. Esattamente come questi “clandestini” anch’io sono convinta che l’unica via per venire incontro ai crescenti bisogni umani sia proprio la protezione della biodiversità. Nel documentario proiettato una delle ragazze del movimento sostiene che la terra ha risorse per tutti e che il terrorismo mediatico che si fa quando si dice che la popolazione mondiale sta crescendo e non la si può soddisfare tutta nei propri bisogni, è solo una scusa portata avanti dalle multinazionali per giustificare i loro affari, come ad esempio gli OGM. 

Condivido questo pensiero e l’intero “credo” del movimento Genuino Clandestino, dopotutto durante la mia permanenza presso il centro ENEA di Bologna, ho costruito la mia tesi di Laurea proprio su questa idea di sviluppo, di crescita e di benessere, fondato su un tipo di economia nuova, genuina che si contrappone all’idea di “mercato” così come ci è sempre stato insegnato. E devo dire che i risultati ottenuti sono stati di buon auspicio. Un’altra economia è possibile e reale e sarebbe meravigliosamente utile se  proprio ora che la globalizzazione mostra il suo fallimento, si ritornasse a promuovere politiche che guardano alla crescita del Paese in modo anticamente nuovo: ricostruire un sistema che sta collassando su se stesso.

Menandro (342-290 A.C) scriveva che “tutte le cose arrivano dalla terra e alla terra ritornano”: oggi nonstante il caos generale, c’è chi ancora se lo ricorda e ne fa un esempio di economia virtuosa. Vorrei scrivere ancora tanto, perché è tanta l’energia che queste testimonianze trasmettono che sono fonte di ispirazione e modello da seguire. Ma non mi dilungo oltre, vi invito al prossimo appuntamento con il Cinefest è questo Venerdì 13 febbraio sempre alle 18.00. Il tema sarà “gioco di squadra”, si parlerà di gruppi di acquisto solidale e altro. Se arrivando presso l’auditorium trovate buio, non preoccupatevi ed entrate perchè ll Cinefest di Avezzano aderisce alla giornata nazionale “M’illumino di Meno” lanciata da Caterpillar su RadioDue quindi per circa 15 minuti la sala sarà illuminata solo da piccole candele: dopo l’introduzione, si accenderanno di nuovo le luci e alle ore 18.15 inizierà la proiezione. 

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